La tornitura si definisce in vari modi a seconda della superficie che si vuole ottenere e anche a seconda della posizione dell’utensile.
Secondo la posizione dell’utensile la tornitura si distingue in:
Tornitura esterna : lavorazione della parte esterna del pezzo
- Tornitura cilindrica esterna: superfici cilindriche coassiali con l’asse di rotazione del pezzo
- Tornitura piana esterna: superfici piane perpendicolari all’asse di rotazione del pezzo
- Tornitura di forma (profilatura): superfici dai contorni complessi
Tornitura interna: lavorazione della parte interna di un pezzo cavo
- Filettatura interna/esterna
- Troncatura
- Zigrinatura
STRUTTURA DEL TORNIO
- BANCALE (guide)
- TESTA (mandrino)
- CARRO PORTA-UTENSILE (torretta)
- CONTROTESTA
POSIZIONAMENTO RELATIVO UTENSILE/PEZZO
Il pezzo da lavorare in tornitura può essere montato sul tornio parallelo, una delle macchine utensili più utilizzata per la grande varietà di operazioni che può eseguire, in più modi:
- a sbalzo su mandrino autocentrante – montaggio per tornitura di pezzi corti e per operazioni di sfacciatura, troncatura, fori da centro
- tra le punte, tra punta e contropunta
- tra il mandrino autocentrante e la contropunta
ATTREZZATURE PER TORNI
Modi di serraggio:
a) tra punta e contropunta con brida e disco menabrida
b) con autocentrante dall’esterno
c) con autocentrante dall’interno
d) con autocentrante con griffe tornibili
e) con piattaforma a griffe indipendenti
f) con piattaforma e squadra
g) su spina, tra punta e contropunta
h) con trascinatore frontale, fra le punte
Fonte: Univ. degli Studi di Trieste – Tecnologia Meccanica – Ing. Nicola Scuor
Fonte: “Disegno Tecnico Insustriale” – Vol.1 Gruppo Editoriale il capitello Ed.2018